IL NOSTRO BUSINESS PLAN

Piano d’Impresa

“Einaudi InForma” Coop s.r.l

IFS (Impresa Formativa Simulata)

Istituto professionale per i servizi Commerciali, Turistici e Sociali

Classe IV A SC

A.S. 2014/2015

“Servizi Commerciali”

Docente: Prof.ssa Vittoria Bellini

               Prof. Walter Candela        

Prof. Giuseppe Iacolare

Tutor aziendale: Paolo Baronchelli - Baronchelli ss soc. agricola

Presentazione:

L'IFS "Servizi@ EINAUDIagroalimentari:I TIPICI del Lodigiano"è in rete con un'altra IFS della scuola IPSSCT Einaudi,che si chiama "EINAUDI for EXPO".L'attività di impresa si realizza con: un censimento delle aziende agroalimentari e dell'agriturismo lodigiani, una presentazione dei prodotti agroalimentari tipici, vendita prodotti con slow o street food, un catalogo online per la conoscenze e la vendita dei prodotti in tutta Italia e all'estero, uno sportello on line di accoglienza commerciale completa, proposte formative alle scuole, inerenti il territorio lodigiano ed i suoi prodotti. Sito Web attivo per l'e-commerce, partecipazione a fiere. L'idea è di un'attività imprenditoriale che realizzi e diffonda alcuni obiettivi dell'Expo 2015, come: Educare ad una corretta alimentazione, per favorire nuovi stili di vita per i bambini, gli adolescenti, i diversamente abili e gli anziani; Valorizzare la conoscenza delle "tradizioni alimentari" come elementi culturali e etnici.

L’Idea 

“Buon gusto… luci, colori, musica, sapori di un territorio. Sapori che vengono da lontano, “C’erano una volta” …nel tempo…e nello spazio….un racconto del gusto e del cibo alla ricerca di profumi, odori, parole, termini di cui si è dimenticato il senso passeggiando in bicicletta attraverso itinerari culturali, commerciali e turistici del gusto e del cibo del Lodigiano.

“Setacci, mortai, ghiacciaie oggi non si usano più libbre,once sono termini di cui si è dimenticato il senso; i grassi quali lardo, burro e strutto, usati con abbondanza nel passato sono banditi o almeno guardati con sospetto dalla moderna dietetica.” (Cit.)*

L’idea è quella di parlare di cibo buono e di una sana alimentazione, ai giovani, ai bambini, agli studenti, agli anziani, ai turisti, al mondo commerciale ed economico, a chi viene a visitare l’EXPO 2015. Proporre e promuovere nuove forme di commercializzazione di prodotti agroalimentari come e-commerce, i prodotti a KM zero, o reinventare la vendita dei prodotti alimentari del posto con l’ape tours per le strade del paese. Diffondere tecniche più “frequentate” di consumo del cibo buono come “la via del cibo con prodotti tipici e sani”(Street food) in un’epoca in cui a casa si ritorna solo la sera

Profilo professionale dei componenti

I soci dell'impresa, in comune accordo hanno suddiviso tra loro i compiti istituzionalizzati dell'impresa, dividendo mansioni e ruoli tra di essi.

Descrizione delle funzioni aziendali

Ricerca e sviluppo

•Indagini sul territorio;

•Individualizzazione nuova clientela;

•Individualizzazione esigenze della clientela;

•Sviluppo nuovi progetti.

(Pettinicchio, Massimini, Altieri, Culani, Cariffi, Doda, Juric).

Marketing

•Strategie di vendita;

•Progetti per la presentazione di nuovi prodotti.

(Mineo, Negri, Zanaboni, Nichetti, Giuffrè, Lipari, Zimmardi).

Amministrazione e Contabilità

•Assistenza;

•Soddisfacimento del cliente;

•Rapporti con la clientela;

•Rapporti con i fornitori.

(Ferrari Luca, Jayasinghe, La Puente, Oppizzio, Vallevona, Marziali, Pavesi, Fernandez, Ferrari Sara, Parmjit, Zanicotti, Sanchez).

Web designer

•Progettazione sito web;

•Gestione del web.

(Bettinelli, Garini, Mainetti, Scalici, Murgese).

Consiglio di amministrazione

Come appare nell’organigramma, evidenzia una triplice componente: alunni (A), docenti (D) e azienda tutor (AT); rispettivamente:

A) Valentina Massimini (Amministratore delegato), Bettinelli Elisa, Pettinicchio Giovanna, Altieri Ottavio, Zanicotti Francesca

D) Bellini Vittoria, Candela Walter, Iacolare Giuseppe

AT) Paolo Baronchelli

Lo scenario

Il territorio Lodigiano

Tra il 15 gennaio e il 16 gennaio 1992 la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica esprimono parere favorevole all’istituzione della Provincia di Lodi. Il 27 febbraio 1992 il Consiglio dei ministri ne delibera l’approvazione, e il giorno dopo arrivò anche il consenso della Regione Lombardia. Con il decreto legislativo del 6 Marzo 1992 il Presidente della Repubblica la istituisce ufficialmente.

La provincia di Lodi è una provincia italiana della Lombardia, con capoluogo a Lodi. Il clima del territorio lodigiano, analogamente al resto della Val Padana, presenta peculiarità riconducibili all'area continentale: le estati sono molto calde e caratterizzate dal fenomeno dell'afa mentre gli inverni sono spesso freddi e con nevicate, fenomeno molto frequente durante il semestre invernale è la nebbia. L'autunno e la primavera sono le stagioni in cui si registrano le maggiori precipitazioni. Lodi confina a nord con la provincia di Milano, ad est con la provincia di Cremona, a sud con l'Emilia Romagna (provincia di Piacenza), ad ovest con la provincia di Pavia e con l'exclave di San Colombano al Lambro. Il territorio lodigiano si estende per circa 780 km² ed è quasi interamente delimitato dalla riva dell'Adda, del Lambro e dalla riva sinistra del Po che risalgono ad almeno 2 millenni fa. Gli elementi tipici sono proprio i corsi d'acqua naturali e artificiali, e una regolare pianura alluvionale inclinata leggermente da Nord a Sud-Est. Nel Basso Medioevo ci fu un'eccezionale opera di bonifica dei vasti luoghi paludosi del territorio attraverso uno splendido lavoro di ingegneria idraulica, che rese il Lodigiano una delle terre più fertili d'Europa.

Già dall’epoca dei comuni, al Lodigiano fu riconosciuta una certa libertà amministrativa che consentì al territorio di svilupparsi economicamente. Con l'avvento degli Austriaci, si ebbe il riconoscimento pieno del Lodigiano; il contado infatti assunse forma di provincia nel 1757, e ne assunse formalmente il nome nel 1786, con la riforma di Giuseppe II. Il 6 marzo 1975 viene istituito il Circondario di Lodi da parte della Regione Lombardia. È il riconoscimento di fatto che, per la Regione, il territorio lodigiano ha i requisiti del livello provinciale.

Come molti altri centri dell'Italia settentrionale, nel XXI secolo Lodi è diventata una città multietnica con una presenza significativa di cittadini provenienti dall'estero: che rappresentano il 12,6% della popolazione totale.

L'agricoltura e l'allevamento sono di fondamentale importanza per Lodi e per il suo territorio. A testimonianza di quanto il settore primario sia tuttora significativo, sono operative 1.786 aziende agricole nel territorio della provincia che producono soprattutto mais e foraggi. Sono presenti inoltre circa 5.495 capi bovini e 23.362 capi suini.

Per garantire e promuovere le eccellenze del settore, oltre che tutelare l'ambiente, il benessere degli animali e la salute dei consumatori, nel 2004 è stato fondato il comitato del marchio "Lodigiano Terra Buona".

I primi stabilimenti industriali nati a Lodi erano legati alla trasformazione dei prodotti del settore primario, da ricordare la Polenghi Lombardo , società di esportazione che sorse a Codogno  nel 1870 per iniziativa dei fratelli Pietro e Paolo Polenghi  di S.Fiorano avente come oggetto sociale il commercio  dei prodotti lattiero caseari . L’attività conobbe una forte espansione: nel 1879 fu costituita la filiale di Londra per l’esportazione di burro e mascherone. Iniziò successivamente a produrre formaggi e prodotti destinati all’infanzia compreso il latte in polvere. Cambio la ragione sociale  divenendo una s.p.a.e aprì  la sede di Lodi, prospiciente il piazzale della Stazione ferroviaria e una serie di unità produttive minori a Secignago, S.Fiorano, Codogno, Casalpusterlengo, Castel San Giovanni ed una unità produttiva in provincia di Vicenza. Nel 1950 fu acquistata dalla Federconsorzi e nel 1954 lanciò sul mercato il Latte Stella   a lunga conservazione. Fu  la prima in Italia ad avviare tale produzione, estremamente innovativa. Passo poi al gruppo Parmalat ed infine, fu venduto il ramo d’azienda di Lodi alla Newlat s.p.a. di Reggio Emilia

Tra le altre industrie presenti in città, particolarmente sviluppato era il settore meccanico di cui molte aziende attive negli anni ottanta furono acquistate dalla multinazionale ABB che nel 1994 vi trasferì il proprio centro mondiale.

Nel 1945 si cominciò ad estrarre il gas metano dai pozzi della vicina Caviaga e a sperimentarne le applicazioni nel locale centro studi dell'Agip. Lodi fu la prima città in Italia a servirsi del metano per usi domestici e industriali. Sempre nell'ambito dell'industria petrolchimica ha sede a Lodi la Viscolube che si occupa di riciclaggio di oli lubrificanti usati.

Al confine del territorio municipale di Lodi, in un'area di competenza dei comuni di Montanaso Lombardo e Tavazzano con Villavesco, sorge una delle più grandi e importanti centrale termoelettrica di proprietà della E.ON, alimentata a gas naturale.

Al giorno d'oggi le industrie più sviluppate sono quella casearia (il Lodigiano è una delle 14 aree in cui è concentrata la produzione del Grana Padano) e quella artigianale, in particolare nei settori della ceramica e della cosmesi.

Invece tra le più importanti imprese nell'ambito dei servizi c'è Zucchetti, che opera nel settore del software e hardware a supporto di aziende ed è uno dei leader italiani nel campo informatico.

Lodi ha inoltre una notevole attività bancaria: la Banca Popolare di Lodi, fondata da Tiziano Zalli nel 1864, è stata la prima Banca Popolare sorta in Italia.

Analisi Socio-Economica del territorio:

Il progetto Excelsior, è sistema informativo che si occupa di compiere un'indagine statistica annuale obbligatoria attuata dalla Camera di Commercio su un numero campione di imprese private , al fine di individuare le professioni e le competenze più richieste del mercato. L'indagine si svolge attraverso l'intervista telefonica per un numero di dipendenti fino a 250 e un'intervista diretta per oltre 250 operatori.

Il sistema informativo in questo studio ha messo a confronto la provincia di Lodi, che conta circa 1000 imprese private, 40.000 dipendenti e 2000 assunzioni all'anno, con altre province della Lombardia e dell'Italia, che nel suo complesso conta circa 100.000 imprese private.

L'indagine si suddivide in sei sezioni:
1. Imprese e previsioni occupazionali
2. Movimenti occupazionali
3. Caratteristiche delle assunzioni
4. Professioni richieste e titoli di studio
5. Formazione nelle imprese
6. Contratti atipici
    - assunzioni stagionali
    - Dinamica dei flussi occupazionali.

1. Imprese e previsioni occupazionali
 

Dal confronto effettuato tra ambiti territoriali si può dedurre che a Lodi come nelle altre province della Lombardia le imprese che prevedono assunzioni che superano i 50 dipendenti ormai si sono ridotte drasticamente, questo è un dato molto rilevante se si pensa che in Lombardia le imprese che assumono sono la maggioranza dell'intera penisola.  

Le imprese che prevedono di assumere tra 1-9 e 10-49 dipendenti oscillano rispettivamente con una percentuale molto bassa che non supera la soglia del 10%. Restringendo il confronto tra Lodi e la Lombardia si nota che il principale motivo di assunzione è: la sostituzione dei dipendenti, le vendite  dalle attività stagionali.

Per quanto riguarda i motivi di non assunzione, quello principale è di sicuro la drastica riduzione della domanda, quindi  le imprese ritengono di aver già un organico adeguato per il 45% dei casi mentre per il 43% dei casi sono costretti a ridurre l’organico. Ritornando alle assunzioni è opportuno sottolineare attraverso quali canali avviene la selezione del personale. I canali più usati sono la conoscenza diretta, la più utilizzata, attraverso banche dati aziendali e le segnalazioni da conoscenti e fornitori, mentre il canale meno utilizzato risulta essere “i centri per l’impiego”.

2. Movimenti occupazionali
 

In questo caso da un'analisi sui tassi previsti si nota che Lodi abbia tassi notevolmente  alti rispetto a quelli medi previsti dalla Lombardia, che in effetti ha un saldo negativo. Tuttavia anche in Lombardia e in tutta Italia si prevedono maggiori uscite che portano a un saldo negativo.

 La seconda sezione comprende anche le tipologie più diffuse di contratto attraverso le quali vengono assunti i lavoratori, e dalle quali si può dedurre che il tipo di contratto più frequentemente usato è quello a tempo determinato. Al secondo posto troviamo per Lodi “il contratto per copertura picco attività” mentre per il resto dell’Italia è il contratto stagionale.

3. Caratteristiche delle assunzioni
 

In questa terza sezione osserviamo le caratteristiche delle assunzioni.

Si nota che i lavoratori assunti oscillano tra un'età tra i 25 e i 29 anni con un'esperienza specifica nel settore. Tra tutti i lavoratori assunti il personale immigrato conta circa il 12 e il 18%. A Lodi come in Lombardia e in tutta l'Italia, è indifferente il sesso del lavoratore anche se le imprese di Lodi preferiscono per il 35% delle volte gli uomini.

Ai nuovi assunti senza esperienza specifica viene offerto un contratto part-time.

4. Professioni richieste e titoli di studio
 

Nella nostra provincia i gruppi professionali più richiesti riguardano il settore del commercio dei servizi e i conduttori di impianti e macchine. A tali persone viene richiesto per il 43% almeno un livello di istruzione secondaria, per il 55% la capacità di lavorare in gruppo e una buona autonomia per il 45%.

I gruppi professionali meno richiesti in tutta Italia, compresa Lodi sono i dirigenti e le competenze ritenute maggiormente  importanti,  risulta essere la conoscenza  delle lingue straniere.
 

5. Formazione nelle imprese
 

I corsi di formazione e i tirocini riguardano in maggioranza le imprese con 50 dipendenti e oltre, sia Lodi come in tutta Italia, che tendono ad assumere attraverso tirocini.
 

6. Contratti atipici
 

I contratti atipici che sono più del 4% per lavori interinali e del 4% per contratti a progetto.
I collaboratori più usati tra le imprese hanno un livello secondario di istruzione e precisamente viene richiesto un diploma amministrativo commerciale anche se a Lodi è meno richiesto un livello universitario; infatti per il 65% delle volte vengono assunti i dirigenti e i tecnici. Tra gli assunti nell'area economica amministrativa spiccano con circa 180 assunzioni i commessi e saltano al secondo posto i tecnici della contabilità con circa 80 assunzioni.
 

Per concludere si ritiene evidenziare che per 1 diplomato su 4, la scelta dell'assunzione non tiene conto delle conoscenze teoriche acquisite quanto altri fattori come ad esempio il livello di cultura generale, la dimestichezza nei rapporti personali e la capacità di apprendere rapidamente, e la conoscenza delle lingue straniere.

Attualmente la struttura socio-economica del Lodigiano risulta sintetizzabile dalle tabelle sotto riportate, aggiornate al 2013.